Descrizione

Il corpo in gioco è parte integrante del progetto speri­mentale formativo di “Percorsi di gioco e movimento”, attuato nel biennio 1999-2000, in sette comuni del Di­stretto Sanitario 3 della Valpolicella (USL 22 del Veneto), collocato in un territorio vasto e diversificato tra pianura, collina e montagna. Sotto l’aspetto organizzativo rientra tra le finalità della Legge n. 285 del 28 agosto 1997. Il corpo in gioco è una sperimentazione educativo-forma­tiva, che ha visto coinvolto i bambini, le operatrici della scuola, i genitori dei bambini in attività formative psico­motorie di vari plessi scolastici della scuola pubblica e non del settore materno-infantile. Si è partiti dal presup­posto che, se il bambino è il soggetto-oggetto del processo educativo, gli operatori e i genitori sono profondamente partecipi sia come stimolatori e orientatori delle potenzia­lità educative e sia come agenti devianti di tale processo. Assumere come base del processo educativo, nelle sue va­rie fasi e tappe, lo sviluppo psicomotorio del bambino, si­gnifica assumere il bambino nella sua totalità per proget­tare e sperimentare nuovi modelli educativi, seguendo lo sviluppo di abilità manuali, cognitive, psicoaffettive e comunicazionali, in sintonia con il processo di matura­zione della personalità. Il presente lavoro sperimentale si colloca in questo percorso educativo-preventivo di psico­motricità, nei suoi vari aspetti interdisciplinari. In esso il corpo non è solo lo strumento, ma il soggetto di molte at­tività educative e formative interdisciplinari, in cui il bambino è protagonista e diviene capace di esprimersi, di collocarsi nello spazio, di vivere il tempo, di liberare le barriere interne ed esterne, di saper relazionarsi, di cor­reggere eventuali disfunzioni dello schema corporeo e dell’immagine di sé e di prevenire ulteriori disfunzioni.