Educazione e clinica nel tempo dell’isolamento
L’incertezza di questo periodo, dominato dalla realtà del Covid, tende a coinvolgere tutti in un modo o nell’altro: sul piano fisico o su quello psicologico e sociale o entrambi. La socialità è ridotta al limite, il corpo è reso silenzioso, l’apprendimento si riduce, le emozioni parlano con altro linguaggio. In questa situazione, in particolare, sono coinvolte le persone più fragili: bambini e anziani. In questo caso, con l’apporto principale di Esteban Levin che presenterà i contenuti della sua ultima pubblicazione, si intende rivolgere l’attenzione sui bambini per aiutarli, assieme ai loro genitori, a sostenere l’attuale situazione, trovare soluzioni di adattamento sul piano educativo, sociale e clinico. Questo per non lasciarli soli isolamento.
Si propongono strumenti per favorire un’esperienza che permetta all’immagine del corpo di esprimersi, di rompere la solitudine della sofferenza per l’isolamento e cercare di ricreare altre scene in cui coesistano il corpo, l’immaginazione e il soggetto.
Argomenti:
- Di fronte al virus: le manifestazioni corporee delle immagini
- I bambini umanizzano il parassito
- La plasticità simbolica come resistenza al virus: giocare e pensare
- L’isolamento dell’immagine corporea
- La funzione dell’amico: la potenza del simbolo di fronte al pericolo
- La comunità educativa di fronte alla chiusura: nuovi aspetti di apprendimento e insegnamento
- Il corpo nel gioco
- Nipoti e nonni in tempo di isolamento
- Quando una diagnosi parassita: tramite lo schermo
Webinar On Demand con traduzione consecutiva