La scrittura è un processo complesso che vede coinvolti molteplici fattori sempre tra loro in interazione: motori, emotivi, relazionali, percettivi, rappresentativi, comunicativi e culturali. Un percorso che dall’espressione tonicoemozionale passa al motorio-prassico per divenire alla fine linguaggio. Dal punto di vista psicomotorio essa è costituita da una molteplicità di sotto- competenze, le prime delle quali si collocano nel corpo. Competenze che, sempre espressione del rapporto corpo-mente, sono il preludio delle possibilità di apprendimento nel corso dello sviluppo e della possibilità di imparare a scrivere come linguaggio.
Se è vero che la scrittura è linguaggio, essa è anche intelligenza, prassia, percezione, spazio, motricità, emozione. Ciò significa che molte disgrafie e disortografie non riguardano direttamente l’aspetto cognitivo e linguistico, ma il vissuto e la strumentalità richiesti in questa azione: cioè la componente tonico-emozionale e tonico-motoria nel suo primo rapporto con l’altro, l’oggetto e lo spazio grafico. Nella scrittura, cioè, sono spesso presenti problemi grafomotori, espressione di fattori esclusivamente strumentali, emotivi e relazionali.
Ecco allora l’importanza di una valutazione clinica, e l’eventuale intervento sul piano grafomotorio. Ecco allora la proposta di questa formazione per i professionisti interessati onde imparare a leggere i disordini grafici in rapporto al corpo e nella dimensione psicomotoria. Grafomotricità come strumento utile sul piano preventivo-educativo e clinico nell’età evolutiva in funzione della scuola, ma anche come elemento espressivo e mediatore terapeutico ed in qualsiasi situazione di disagio presente in ogni momento della vita.
* Alla conclusione del Corso viene rilasciato il Certificato di Grafomotricità a coloro che hanno frequentato almeno per il 90%, hanno presentato un lavoro scritto su un caso con una bibliografia aggiornata.
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